martedì 5 aprile 2011

E se cadesse un meteorite?

- Emergenza!
- Eh, ci mancava... Che è successo adesso?
- Hanno chiamato dall'aula di formazione.
- Beh?
- Non si è presentato il docente.
- E perchè mai?
- L'hanno chiamato: ha dato una motivazione inattaccabile.
- Cioè?
- Si è dimenticato.
- Beh, quando succede l'imponderabile...
- E adesso?
- E adesso dobbiamo mandare qualcuno in aula. Non possiamo tenerla sguarnita.
- E chi ci va? Io non posso, ho una consegna da fare.
- Io neppure: sto aspettando delle persone. Proviamo a chiedere a Paola.
- Paola oggi è fuori, dal sindacato.
- Gianluca?
- Ferie.
- Paride?
- Non lavora più qui da due mesi.
- Ah, non me n'ero accorto. Mi sa che dovremmo rivedere i carichi di lavoro.
- E' quel che mi dice sempre anche mia moglie.
- Ah, sei sposato?
- Mi hai fatto da testimone di nozze.
- Scusa, è che davvero è un periodo allucinante.
- Insomma, chi ci mandiamo?
- Proviamo con Matteo?
- Ha docenza nel pomeriggio e fino a sera. Si fa già 9 ore.
- Perfetto! Giusto giusto per infilarlo stamattina. Tanto quanto deve tenere l'aula?
- 4 ore.
- A posto. Chiamiamolo subito, non sia mai uno pensi di stare a grattarsi mentre gli altri lavorano.
- Mi pare giusto. Buttalo giù dal letto.

Situazione reale, ricostruzione grottesca ma non troppo lontana dalla verità.
In una azienda ci sono ciclici periodi di calma piatta e superlavoro. L'imprevisto non esiste: fa parte del quotidiano. A renderlo ancora tale è solo la tipologia di inconveniente.

Si può cercare di prevedere tutto, pianificare il minuto, salvo l'imponderabile.
Una dimenticanza altrui, tra l'altro di un esterno all'azienda, rientra nel prevedibile o nell'imprevedibile?
Quale il parametro di misurazione del caso?
E' ovvio che estensivamente si potrebbe immaginare ogni singolo contrattempo, e dunque una assenza di un docente dovrebbe sempre trovare adeguata e pianificata contromisura.
Ma questo modo di intendere una azienda ne decreterebbe anche la sua prematura fine: il tempo impiegato a cercare di indovinare ogni possibile intoppo e conseguentemente tentare di trovarne la soluzione porterebbe via risorse fondamentali dalla normale catena produttivo-esecutiva.
L'unica cosa realmente fattibile è mantenere una struttura elastica, nella quale sia sempre possibile ricorrere a risorse intercambiabili, in grado di tappare le falle.
Si tratta di un modus agendi obbligato. L'azienda deve solo fare attenzione nella fase iniziale di scelta delle risorse, quanto ad affidabilità e professionalità. Fatto questo il suo occhio va spostato sulla routine e i carichi di lavoro.

L'acquisto di una buona palla di cristallo potrebbe risolvere il resto delle problematiche ma ultimamente se ne trovano sempre meno.

E comunque sono carissime.