mercoledì 28 luglio 2010

Chiuso per ferie

- Controllato le bollette?
- Pagate tutte.
- Fatture?
- A posto.
- L'hai poi chiamato quel fornitore che deve portarci il nuovo carico di merce a settembre?
- Sì, tranquillo.
- Eh, tranquillo... che l'anno scorso si è presentato a novembre.
- Era un altro, l'abbiamo cambiato per quello.
- Era il fratello veramente.
- Ma ha una azienda sua.
- Che si chiama come l'altra.
- E' ovvio, ha lo stesso cognome.
- Vabbè. Programmato i condizionatori?
- Ah, no!
- Ecco. Così ci ritroviamo i server a bagnomaria.
- Hai ragione. Che poi dobbiamo assolutamente ricomprare un paio di gruppi di continuità.
- Ancora?! Si rompono ogni tre mesi?
- Se va bene.
- Il bonifico?
- Quale bonifico?
- Quello per la segretaria.
- Quello è stato fatto tre giorni fa.
- Non ho ricevuto l'email.
- Mi sa che ho dimenticato di inviarla ma il bonifico è ok.
- Cos'altro ci dimentichiamo?
- Il backup dei dati.
- No, quello è a posto. Più che altro ti riporti tu l'hard disk removibile col backup?
- Sono in moto, pensaci tu.
- Va bene.
- Altro?
- Acqua e olio a posto...
- Dai, seriamente: possiamo chiudere bottega e goderci le vacanze?
- Bah, "goderci" è una parola grossa. Io aspetto sempre il contatto con quello là che deve tenere quella docenza il giorno del rientro. Non mi ha richiamato, sono preoccupato...
- C'è sempre qualcosa che ti lascia attaccato al telefono. Lo so. Speriamo bene.
- Il problema è proprio questo: se gestisci un'azienda le vacanze sono sempre relative.
- E' il brutto di questo mestiere.
- E' il bello di questo mestiere.
- Già.
- si va?
- Si va.
- Buone vacanze, divertiti.
- Anche tu.
...
...
...
[anche voi].

lunedì 19 luglio 2010

Ai miei tempi le cover te le appioppavano cantanti senza idee

"Tenere in mano un telefono genera in qualche modo un’attenuazione delle prestazioni dell’antenna, alcuni dispositivi sono più soggetti di altri a questo fenomeno a seconda della posizione dell’antenna. Questo è normale per qualsiasi telefono senza fili. Se vi capita di incappare in questa situazione con l’iPhone 4, evitate di appoggiare la parte inferiore sinistra sul palmo della mano in modo da non mettere in contatto le due sezioni del bordo metallico separate dalla scanalatura, oppure utilizzate una delle tante cover a disposizione".
[Steve Jobs]

Eh. Insomma Steve, mi stai dicendo che ho speso 700 e passa euro e devo usare il telefono con le pinze? O peggio mettergli la tutina?
Mi stai dicendo che il gioiello non splende come tutti pensavamo?
Mi stai dicendo che un telefono fa benissimo una marea di cose tranne telefonare?
Mi stai dicendo cosa, Steve?
[un tuo utente devoto e un po' perplesso]

...

"E' un problema che si manifesta solo se il telefono è impugnato con la mano sinistra".
[Steve Jobs]

Ok. Lo farò. Per te lo farò. Sono mancino ma per la Mela imparerò ad usare la destra. Che in effetti, questa cosa della sinistra io l'ho sempre odiata, da quando ero piccolo. Ma adesso ho un motivo vero per diventare "normale".
[un tuo utente motivato]

...

"Il nostro scopo è rendere felice i nostri clienti".
[Steve Jobs]

Io non sono felice, Steve.
Ma so che tu vegli su di me e prima o poi mi farai felice.
Perchè di te mi fido, Steve.
[un tuo utente fiducioso]

...

"E' un caso gonfiato a dismisura".
[Steve Jobs]

Ma non è un po' perchè lo sei anche tu Steve?
A ragione, per carità, a ragione e con pieno merito. Con quel merito che tutti ti riconosciamo, Steve.
[un tuo utente che un po' ha mangiato la foglia]

...

"Leggendo quello che c'è on line ci aspettavamo chiamate a dismisura di clienti insoddisfatti per la ricezione telefonica. E invece, la percentuale è pari al solo 0,55%: la metà dell'1%".
[Steve Jobs]

Non è mica perchè col tuo telefono la gente ci fa altro piuttosto che telefonare?
Io invece col telefono ci telefono! E sono mancino, Steve! Aiutami a guarire!
[un tuo utente distrutto]

...

"Non siamo perfetti". "I nostri telefoni non sono perfetti".
[Steve Jobs]

Cosa?!?!
[un tuo ex utente]

mercoledì 7 luglio 2010

Futuro prossimo venturo

NDR-113 è un robot che viene acquistato dalla famiglia Martin come governante. E' un robot particolare con capacità e caratteristiche molto peculiari, se non addirittura anomale. Nella complessità della realizzazione dei cervelli positronici infatti sono previsti alcuni margini di imprevedibilità dei risultati e alcuni di questi infinitesimali margini hanno conferito a Andrew straordinarie capacità. Insieme a queste non tardano a presentarsi in lui parametri non previsti nella sua progettazione: la creatività, l’emotività, il senso dei sentimenti e, più insolito di tutti, il valore di essere uomo.
Questa la traccia de: "L'uomo bicentenario".

"Di tutti i racconti di robot che ho scritto, L’uomo bicentenario è il mio preferito e, credo, il migliore. Anzi ho l’orribile sensazione che potrei non avere mai più la voglia di superarlo, per cui penso che non mi cimenterò mai più in un’altra storia seria di robot. Ma non è detto. Non sono una persona eccessivamente prevedibile." [I. Asimov]

L'incapacità di prevedere con esattezza l'evoluzione degli avvenimenti, la strada che prenderanno certe decisioni, gli scenari che si apriranno innanzi determinate scelte è alla base di storici fallimenti.
Secondo indiscrezioni raccolte da fonti ritenute particolarmente attendibili, pare ora che Google si appresti a lanciare un social network che nelle intenzioni dovrebbe competere con lo strapotere di Facebook.

Il mondo del web ci ha insegnato che non sempre il colosso riesce a fagocitare il topolino. Google a suo tempo vinse la guerra con Microsoft per il controllo del web e vani sono risultati i tentativi di Gates di creare un motore di ricerca altrettanto utilizzato o un sistema ramificato di gestione pubblicitaria come quello di Google. Ma Google stesso ha avuto le sue batoste, come ci insegnano gli insuccessi di Wave e Buzz.

Google Me, questo il nome del progetto che dovrebbe soppiantare Facebook.
"Dovrebbe", sì. Perchè dati i precedenti e vista la forza del network di Zuckerberg è possibile che la cosa non riesca ad andare in porto come vorrebbero a Mountain view.

Cosa fa di un prodotto web un prodotto web DI SUCCESSO?
Come si può prevedere lo scenario dell'immediato futuro ed evitare cantonate o clamorosi flop?
Possibile che tutta l'esperienza, le risorse economiche, le capacità tecniche di colossi come Google o Microsoft non siano sufficienti per pianificare una efficace strategia tutte le volte che decidono di scendere in campo?
C'è forse una variabile di imprevedibilità, proprio nel settore che meno pareva soggetto a discrezionalità: l'informatica?
In un mondo digitale capita spesso che la differenza la faccia questa variabile impazzita. Che "macchine da guerra" attrezzate non riescano a far breccia in castelli di sabbia nati dal nulla ad opera di eminenti sconosciuti, spesso ragazzini, che hanno avuto una idea e si son visti esplodere la cosa in mano oltre ogni aspettativa, da cosa dipende?
L'informatica non è una scienza esatta? Forse non è questo il punto, forse esatta lo è. Ma non lo è il marketing.
Pare che sul web ci siano "movimenti ad onda" imprevedibili. Un sito, nato dal nulla, improvvisamente diventa frequentato, conosciuto, si espande, l'effetto valanga lo rende un fenomeno mondiale. E questo a prescindere da precise strategie marketing.
Poi occorre capacità, gestione ed oculatezza per resistere alle controffensive, certo. Ma l'onda iniziale è spesso del tutto casuale ed imprevedibile.
Ed è questo che affascina: l'idea che nel 2010 ci siano ancora spazi per coltivare sogni, per far crescere realtà anche senza mezzi.
L'idea che basti... l'idea.
Non male, per un mondo arido, fatto di zero ed uno, no?