giovedì 26 novembre 2009









Sei un pioniere della tecnologia se:

- hai memoria del tempo in cui si organizzava la partita di calcetto mettendosi d'accordo prima, senza cellulari. E il tempo al telefono lo si passava a casa...









- passavi le giornate a cercare di caricare i 98 giri di registratore di quel gioco sul Commodore 64. Che puntualmente dava "Load error"









- ti ricordi dei videogiochi che si limitavano a cercare di mangiare fantasmini colorati









e non a fare yoga su una tavoletta di fronte al televisore








- ricordi il brivido del fischio che dava il modem analogico quando si stava per collegare









- ricordi la schermata del Windows 3.1. E magari ti collegavi ad una BBS








- Avevi Telepiù. No, non dirmi che avevi anche Stream!







- Se volevi sentire musica mentre andavi in giro ti portavi dietro uno "strano" coso chiamato walkman, con dentro una "strana"
cosa chiamata cassetta. E la cosa più strana è che ti sentivi padrone di alta tecnologia










- Hai sventolato una fotografia per farla asciugare appena scattata








- Gli amici che avevi perso di vista potevi tranquillamente far finta di non vederli, se li avessi incontrati per strada, e non te li ritrovavi come "richiesta d'amicizia" su Facebook






venerdì 6 novembre 2009

Indeterminismo ed altre amenità


- Finalmente è arrivata la nuova disciplina sull'accreditamento di noi enti di formazione...

- Davvero! La aspettavamo da un pezzo!

- Già... dovrebbe chiarire alcuni punti oscuri della precedente... vediamo...

Articolo 53 - il monte crediti standard costituisce un'esplicitazione quantistica del criterio dell'affidabilita' del soggetto accreditato

- Eh? Hai letto bene? "Quantistica"?

- Aspetta. forse ho sbagliato io... No, dice proprio quantistica.

- E che significa?

- Dai, sarà un refuso... vai avanti...

Articolo 54 - il monte crediti aggiuntivo costituisce un'esplicitazione quantistica del criterio dell'efficacia/efficienza del soggetto accreditato

- Ancora?! Ma allora voleva proprio dire "quantistica", non altro!

- Mi sa... ma allora cerchiamo di stare attenti... bisogna seguire pedissequamente le norme, chè lo sai altrimenti che succede...

- Ma come si fa?!

- Dai, non sarà impossibile. Guarda su Wikipedia. Che dice alla voce "quantistico"?

La meccanica quantistica è una teoria fisica che si è sviluppata e consolidata nella prima metà del XX secolo, per supplire all'inadeguatezza della meccanica classica nello spiegare fenomeni e proprietà quali la radiazione di corpo nero, l'effetto fotoelettrico, il calore specifico dei solidi, gli spettri atomici, la stabilità degli atomi, l'effetto Compton.

- Ma che c'entra con la formazione?!

- E aspetta, non aver fretta... continua a leggere...

La meccanica quantistica si distingue in maniera radicale dalla meccanica classica in quanto si limita a esprimere la probabilità di ottenere un dato risultato da una certa misurazione, secondo l'interpretazione di Copenaghen. Questa condizione di indeterminismo non è dovuta a una conoscenza incompleta, da parte dello sperimentatore, dello stato in cui si trova il sistema fisico osservato, ma è da considerarsi una caratteristica intrinseca del sistema.

- Comincio a capire...

- Allora spiegami perchè mi son perso.

- Chi ha scritto la norma voleva dire che nella formazione non ci deve essere la certezza di seguire le indicazioni giuste, ma si può solo "sperare" di fare le cose come si deve.

- Non ti seguo.

- Si parla di indeterminismo, no? "Indeterminismo del sistema".

- Embè?

- "Indeterminismo del sistema come caratteristica intriseca allo stesso"

- Ripeto: embè?

- Significa che il legislatore non ci sta capendo niente e si lava le mani dicendo: "qua le cose mi stanno sfuggendo di mano, è il sistema stesso ad essere diventato incontrollabile. Fate un po' come vi pare".

- Geniale!

- Già.

- Ma sarebbe troppo bello per noi... Mi pare una cosa troppo comoda, troppo arbitraria... dai, leggi un altro pezzo su Wikipedia...

La teoria, dunque, descrive i sistemi come una sovrapposizione di stati diversi e prevede che il risultato di una misurazione non sia completamente arbitrario, ma sia incluso in un insieme di possibili valori: ciascuno di detti valori è abbinato a uno di tali stati ed è associato a una certa probabilità di presentarsi come risultato della misurazione.

- Vedi? Non ci puo' essere totale arbitrarietà di interpretazione ma si deve rientrare in un range di valori

- Già. Ma qual'è questo range?

- Non lo dice da nessuna parte.

- E allora?

- Allora mi sento di dire che se non vengono fissati questi ulteriori parametri possiamo seguire alla lettera le indicazioni di queste norme.

- Vale a dire?

- Facciamo un po' come ci pare.

- Mi sembra una ottima soluzione.

- Già

- Già.

- Si va a prendere un caffè, Heisenberg?

- Volentieri, Schrödinger.

- Ah, e il tuo gatto come sta?

- E' morto... è vivo... è morto... è vivo...