giovedì 26 novembre 2009









Sei un pioniere della tecnologia se:

- hai memoria del tempo in cui si organizzava la partita di calcetto mettendosi d'accordo prima, senza cellulari. E il tempo al telefono lo si passava a casa...









- passavi le giornate a cercare di caricare i 98 giri di registratore di quel gioco sul Commodore 64. Che puntualmente dava "Load error"









- ti ricordi dei videogiochi che si limitavano a cercare di mangiare fantasmini colorati









e non a fare yoga su una tavoletta di fronte al televisore








- ricordi il brivido del fischio che dava il modem analogico quando si stava per collegare









- ricordi la schermata del Windows 3.1. E magari ti collegavi ad una BBS








- Avevi Telepiù. No, non dirmi che avevi anche Stream!







- Se volevi sentire musica mentre andavi in giro ti portavi dietro uno "strano" coso chiamato walkman, con dentro una "strana"
cosa chiamata cassetta. E la cosa più strana è che ti sentivi padrone di alta tecnologia










- Hai sventolato una fotografia per farla asciugare appena scattata








- Gli amici che avevi perso di vista potevi tranquillamente far finta di non vederli, se li avessi incontrati per strada, e non te li ritrovavi come "richiesta d'amicizia" su Facebook






venerdì 6 novembre 2009

Indeterminismo ed altre amenità


- Finalmente è arrivata la nuova disciplina sull'accreditamento di noi enti di formazione...

- Davvero! La aspettavamo da un pezzo!

- Già... dovrebbe chiarire alcuni punti oscuri della precedente... vediamo...

Articolo 53 - il monte crediti standard costituisce un'esplicitazione quantistica del criterio dell'affidabilita' del soggetto accreditato

- Eh? Hai letto bene? "Quantistica"?

- Aspetta. forse ho sbagliato io... No, dice proprio quantistica.

- E che significa?

- Dai, sarà un refuso... vai avanti...

Articolo 54 - il monte crediti aggiuntivo costituisce un'esplicitazione quantistica del criterio dell'efficacia/efficienza del soggetto accreditato

- Ancora?! Ma allora voleva proprio dire "quantistica", non altro!

- Mi sa... ma allora cerchiamo di stare attenti... bisogna seguire pedissequamente le norme, chè lo sai altrimenti che succede...

- Ma come si fa?!

- Dai, non sarà impossibile. Guarda su Wikipedia. Che dice alla voce "quantistico"?

La meccanica quantistica è una teoria fisica che si è sviluppata e consolidata nella prima metà del XX secolo, per supplire all'inadeguatezza della meccanica classica nello spiegare fenomeni e proprietà quali la radiazione di corpo nero, l'effetto fotoelettrico, il calore specifico dei solidi, gli spettri atomici, la stabilità degli atomi, l'effetto Compton.

- Ma che c'entra con la formazione?!

- E aspetta, non aver fretta... continua a leggere...

La meccanica quantistica si distingue in maniera radicale dalla meccanica classica in quanto si limita a esprimere la probabilità di ottenere un dato risultato da una certa misurazione, secondo l'interpretazione di Copenaghen. Questa condizione di indeterminismo non è dovuta a una conoscenza incompleta, da parte dello sperimentatore, dello stato in cui si trova il sistema fisico osservato, ma è da considerarsi una caratteristica intrinseca del sistema.

- Comincio a capire...

- Allora spiegami perchè mi son perso.

- Chi ha scritto la norma voleva dire che nella formazione non ci deve essere la certezza di seguire le indicazioni giuste, ma si può solo "sperare" di fare le cose come si deve.

- Non ti seguo.

- Si parla di indeterminismo, no? "Indeterminismo del sistema".

- Embè?

- "Indeterminismo del sistema come caratteristica intriseca allo stesso"

- Ripeto: embè?

- Significa che il legislatore non ci sta capendo niente e si lava le mani dicendo: "qua le cose mi stanno sfuggendo di mano, è il sistema stesso ad essere diventato incontrollabile. Fate un po' come vi pare".

- Geniale!

- Già.

- Ma sarebbe troppo bello per noi... Mi pare una cosa troppo comoda, troppo arbitraria... dai, leggi un altro pezzo su Wikipedia...

La teoria, dunque, descrive i sistemi come una sovrapposizione di stati diversi e prevede che il risultato di una misurazione non sia completamente arbitrario, ma sia incluso in un insieme di possibili valori: ciascuno di detti valori è abbinato a uno di tali stati ed è associato a una certa probabilità di presentarsi come risultato della misurazione.

- Vedi? Non ci puo' essere totale arbitrarietà di interpretazione ma si deve rientrare in un range di valori

- Già. Ma qual'è questo range?

- Non lo dice da nessuna parte.

- E allora?

- Allora mi sento di dire che se non vengono fissati questi ulteriori parametri possiamo seguire alla lettera le indicazioni di queste norme.

- Vale a dire?

- Facciamo un po' come ci pare.

- Mi sembra una ottima soluzione.

- Già

- Già.

- Si va a prendere un caffè, Heisenberg?

- Volentieri, Schrödinger.

- Ah, e il tuo gatto come sta?

- E' morto... è vivo... è morto... è vivo...

martedì 20 ottobre 2009

Iphone ver. Figaro....Ovvero tutti lo cercano tutti lo vogliono

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Ti devo raccontare questa cosa... Che il mio telefono fosse ben più di un telefono lo sapevamo già, ma che arrivasse a cambiarmi anche l'approccio alla quotidianità non l'avrei immaginato.
Ero fuori città e mi è bastato usare l'applicazione AROUND ME per sapere dove fosse il più vicino bancomat. Il mio IPHONE mi ci ha guidato in due minuti. Questa cosa mi ha fatto riflettere sulle eventuali appicazioni utili anche in ambito lavorativo e mi sono presentato in ufficio pieno di idee e
proposte di discussione.
Ma non so quanto queste siano state comprese... Ho parlato con Nazario, sempre aperto alle novità, ma quando gli ho nominato l'IPHONE si è gelato...

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Oggi Massimiliano e' entrato in ufficio con una faccia....Non la solita da lunedi' mattina, aveva un che di mistico e trascendente.

Ad un certo punto, nella nostra riunione di avvio attivita', ha cominciato a parlare di servizi che potevamo implementare per i nostri clienti, del fatto che ormai la mobilità e' un dato di fatto. Ed ha tirato fuori l'IPHONE che si era comprato e che non ci aveva ancora mostrato. Ahhhhh, ecco cos'era. Non era diventato buddista, era diventato un seguace di nostrosignore Steve Jobs
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Ho fatto presente che secondo me si dovrebbe spingere per un utilizzo maggiore di applicazioni telefoniche per aumentare la produttività in azienda - ce ne sono decine - ma anche per stringere legami tramite i social network che l'IPHONE ti consente di avere sempre a portata di mano.

Ma l'hai visto Facebook su IPHONE? Io lo trovo più godibile della sua stessa versione estesa da computer, troppo caotica. Questa è perfetta, mi consente di sapere chi c'è online, di mandare email, senza troppi giochini o elementi dispersivi... Il fatto è che se nomini Facebook in una azienda pare che parli dell'Anticristo...
Ma creare un gruppo di lavoro che resti sempre in contatto, tramite Facebook o Twitter o altri sistemi, non sarebbe ancora più semplice tramite un IPHONE rispetto a qualsiasi altro sistema? Secondo me questa cosa non viene pienamente accolta perchè Lui usa un Nokia e tutto è così macchinoso...


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E giu' a parlare di social network e condivisione ovunque ti trovi, e 'sto fatto di Facebook per le aziende... Ma ci sono i dati di qualcuno che ha fatto business SERIAMENTE con Facebook? Ok, twitter puo' essere un buon sistema di fidelizzazione, ma facebook? Hai mai visto le cazzate che ci sono scritte su Facebook? Ritrova i tuoi amici di un tempo....Gli amici che volevo tenere li ho tenuti, quelli che volevo perdere li ho persi.

E io ci devo lasciare tempo/azienda prezioso?


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Skype, vogliamo parlare di Skype? Lo sai che da Nova Gorica ti ho telefonato con Skype? Lo sai che ho speso pochissimi centesimi per una chiamata di dieci minuti? E perchè mi andava di sentire la tua voce, altrimenti avevo già visto che eri davanti al pc e avrei potuto anche limitarmi a parlarti in chat...

io Skype sul mio Nokia non l'ho mai aperto... non ti so nemmeno dire perchè ma ora uso tutti quei programmi che non ho mai aperto una volta!


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Ha tirato in ballo Skype, ma ha dimenticato di dire che l'ha potuto usar solo perchè nel suo albergo c'era una connessione Wi-fi, altrimenti il suo bell'Iphone non gli avrebbe consentito la chiamata... sì che è un vincolo più dell'operatore che del telefono. Io Skype sul mio N95 ce l'ho da tre anni e mica ho rotto le scatole a tutto il mondo "Guardate, uso skype... uso skype...."
Ok nostrosignore Jobs e' un Dio (!!) nel vendere ciò che crea. E ciò che crea 9 volte su 10 è qualcosa di gia' esistente ma riassemblato in modo "cool" (fico per noi italiani)


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Poi mi ha tirato in ballo il discorso Nokia... o era Samsung, boh... Per farti capire, "quei" telefoni sarebbero migliori del mio sotto ogni aspetto... Io sono perfettamente consapevole che tutto quello che fa il mio IPHONE lo fanno altrettanto bene altri telefoni.

Ma allora mi chiedo: perchè questo successo? Davvero le persone comprano qualcosa solo perchè di moda? Possibile che non ci siano anche ragioni pratiche che facciano preferire l'IPHONE ad un concorrente? Io che l'ho provato mi sento di dire che adesso, e solo adesso, uso il telefono come mai avevo fatto prima. Sarà per la semplicità, sarà per come è progettato, sarà che finalmente puoi fare le cose in modo intuitivo, senza bisogno di strane installazioni, manuali da studiare o procedure da chiedere all'amico esperto (che in genere ero io), ma adesso - ribadisco - mi sembra di avere tra le mani il mondo.

Sfioro la tastiera e carico Yahoo Messenger... sai quanto tempo ci mette Nazario per caricare la brutta copia di Messenger sul suo Nokia, privo di faccine e con una grafica che manco il Commodore 64?


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Ahhh, allora. Se puoi usare gli emoticon, le faccine...Non vedo l'ora di spendere circa 700€ per l'Iphone invece di 400 per un mega telefonino, perche' cosi' uso le faccine.... A parte il fatto che con un cellulare che ha Android come sistema operativo uso pure le faccine ed ho il touch screen come il tuo Iphone.

Scusa, ma io ho visto cose che voi umani...

Ho visto notai comprare un PC Apple perche' "stava bene sulla scrivania", peccato che i sw costravano il triplo; Ho visto ragazzini arrabbiarsi perche' a Natale invece di un IPOD hanno ricevuto un qualsiasi lettore MP3 non cosi' alla moda...


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Ovviamente il discorso è scivolato sul solito integralismo pro-Apple o contro-Apple... Ma se compri un oggetto di Steve Jobs sai già che gran parte del prezzo (salato, lo so) andrà per cose tipo storia, simbologia, schieramento (no-Microsoft), marketing, packaging e altri mille "ing"...
A me sinceramente questa cosa è arrivata fin sopra i capelli...

Ma insomma, sarà pur vero che un oggetto Apple lo pago di più, ha una tecnologia non superiore a tanti altri prodotti, ma chissene? Voglio dire, a me interessa ciò che l'oggetto mi dà. Io sono per il "mi dai di più, ti pago di più": dispostissimo a tirar fuori dindini per un oggetto che mi gratifica, che uso trovandone un piacere maggiore rispetto ad un concorrente, magari tecnicamente migliore, va bene, ma che poi mi resta nel cassetto oppure in tasca per la maggior parte del tempo. Menate come la durata della batteria, i vincoli all'operatore, le politiche sulle applicazioni chiuse, sinceramente non mi interessano.

Io ora ho un oggetto che mi dà piacere al solo contatto fisico. Sarà feticismo ma ne posso uscire quando voglio. Ma ora non voglio!


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E' vero, nostrosignore Steve Jobs non fa solo delle stupidaggini, fa dei signori prodotti che funzionano bene. H pero' due grandi difetti: Uno e' che questi prodotti sono il 20/30% piu' cari della concorrenza perche' riesce a far passare che "sono alla moda": secondo produce prodotti cosi' chiusi, ma cosi' chiusi che Microsoft in confronto e' la regina dell'OpenSource.

Si possono utilizzare solo prodotti certificati da loro, prodotti ad esempio a cui non si puo' cambiare la batteria se comincia a non andare piu' bene. (si, l'Iphone per cambiare la batteria devi mandarlo in assistenza da Apple, che si fa pagare bene. Non puoi semplicemente comprare una batteria dedicata o compatibile. Ma siamo nel 2009 o nel 1950?)

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Ieri ero a Mediaworld, è partito il modem e dovevo cambiarlo. Mentre ero in attesa un signore chiede al commesso se l'IPHONE 16 Gb sia buono oppure era necessario il 32. Abbiamo iniziato una lunga discussione che ci ha portato a parlare dei massimi sistemi. Io ed il commesso a magnificare l'IPHONE a quell'uomo, manco fossimo azionisti Apple.

Questo perchè entrambi possiediamo quel telefono? Ok, ci sta. Ma allora, questo non dimostra che siamo consumatori soddisfatti? Questo non prova che l'oggetto ha raggiunto il suo obiettivo? Quante volte siamo stati trascinati in un acquisto dal solo passaparola, salvo poi pentircene poco dopo? Ah, per la cronaca, nel centro commerciale c'era una wi-fi aperta e mentre aspettavo mi sono scaricato NIMBUZZ, un aggregatore di social network: praticamente con un solo software tenfo sotto controllo tutti i miei programmi "Social"... fantastico..


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Verissimo, ma questo discorso mi porta da un'altra parte, sui prodotti tecnologici in genere. Perche' dopo 6 mesi che ho comprato il mio oggetto del desiderio ne esce uno migliore, molto migliore, che costa come il mio mentre quello che io ho pagato 700€ adesso ne costa 290?

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Status symbol!!! Siamo praticamente nel 2010 e mi parla di status symbol!!! Per un telefono?!?! Voglio dire, se mi parli di "fighettaggine" di Apple ci sto, ma alla fine io non ho comprato il mio telefono perchè è Apple, dai... Ma che status symbol... Anche se...quando lo metto nel taschino resta fuori preciso preciso il simboletto della mela. Secondo me non è un caso... e figo fa, dai... Ma diciamocela tutta: non senti, il gusto, l'impagabile sensazione di sottile superiorità, già dal logo, rispetto ad aziende che si chiamano Nokia o Motorola e come simbolo non hanno saputo inventare nulla di più che scrivere il loro nome? E' pure morsicata, la mela... che ti ricorda? E dai... No, non fraintendere, a me del marchietto non frega nulla... Però...

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E' il 2010 l'epoca degli status symbol, come il 210 a.c. o il 1745 o ancora il 1810. Non c'e' epoca che non sia di status symbol.

Quando ho cominciato a lavorare riconoscevi le aziende con i soldi dalle altre perche' le prime usavano PC Compaq. Come se fossero stati diversi dai compatibili coreani o cinesi. Tanto era sempre lo stesso cinese che assemblava gli uni e gli altri. E comunque, tanto per concludere, che piano telefonico usi con l'Iphone, con chi l'hai comprato? Sai, che alla fine lo devo testare di persona, mica mi fido di quello che dici tu. Quindi purtroppo lo devo acquistare pure io........

giovedì 15 ottobre 2009

Santa Wikipedia



Nel periodo 2005-2007 siamo stati capofila di due progetti comunitari. Non sto a spiegare che tipo di progetti siano. Sono comunque progetti finanziati da un'autorità pubblica.

Quindi come e' giusto che sia, dobbiamo presentare un rendiconto per giustificare le spese.

In realtà il controllo sui risultati del progetto in buona è stato ridicolo. Quindi il messaggio intrinseco che arriva dall'amministrazione pubblica è: non mi importa cio' che fai, l'importante e' che c'hai le pezze d'appoggio. Cosa che per chi come noi vuole fare le cose bene e' un po' avvilente. Ci piacerebbe anche dire "Guardate come siamo bravini. Abbiamo coinvolto il territorio, numero x di aziende, numero y di amministrazioni...." Vabbeh, diciamo che crediamo ancora alle favole e andiamo avanti.

Trovo comunque poco corretto arrivare a controllare qualcosa dopo 3 anni. Voglio dire, nel 2005 per il progetto sono andato a Tolosa (era prevista una transnazionalita'). Adesso come faccio a ricordare alcune cose. Gli scontrini ci sono tutti, ma se mi chiedessero “perché quel giorno avete speso quella cifra” mi rimane difficile ricordare gli eventi . Se venivi a controllarmi nel 2006 (in itinere) magari potevo esserti piu' utile.

Comunque diciamo che il tutto si desume dagli scontrini: ok, va bene.

Le ispettrici del ministero sanno che eravamo autorizzati a questa benedetta transnazionalità con i francesi (difficile lavorare con i francesi) e con dei Belgi di Bruxelles (sembra la barzelletta: C’erano un francese un belga ed un italiano…) e quindi siamo andati a Tolosa, loro sono venuti qui, eccetera….

Adesso nei documenti che ci siamo scambiati, il partner francese ha utilizzato una carta intestata che ha, a piè di pagina, l'indirizzo:
tizio e caio, Haute-Garonne, Quint-Fonsegrives, BP 32 31130

Una delle esponenti migliori della nostra amministrazione, cioè una delle 5 dico 5 ispettrici che esaminano il progetto ha detto
Come faccio a sapere che questo partner è francese?

!!!!????!!!!????!!!!????!!!!????

E’ noto che l’Haute-Garonne e’ una regione italiana con statuto speciale situata tra il Paese dei balocchi e la Terra di mezzo, la cui protettrice e’ Santa Ignoranza.

Adesso, cosa le dovevo dire: “Forse era meglio se stava piu’ attenta in seconda media quando studiavate la Francia”? Oppure le dovevo dire “Perche’ non si procura un atlante?”

Oppure “ e chi mi dice che lei non sia una spia Klingon venuta per mettere sotto controllo le comunicazione dell’Enterprise? Adesso mi teletrasporto nella sede del ministero per controllare la sua identità”

Con Santa Pazienza (protettrice di coloro che subiscono la burocrazia e più in generale degli italiani) ho stampato la pagina di Wikipedia che parla dell’Alta Garonna e quella che parla di Quint-Fonsegrives.

“Adesso sappiamo tutto” ha affermato gongolando la nostra mitica ispettrice!

Ehhh si.

Giusto un po' di lacune in geografia.

mercoledì 14 ottobre 2009

Aziende 2.0

In azienda abbiamo sottoscritto, ormai due anni fa, un contratto con Tre. Avete presente, il concorrente di Tim, Vodafone e Wind?

Bene, dopo due anni ho deciso di farmi un giretto di telefonate per vedere che tipo di offerte avevano gli altri operatori.

Vado sul sito TIM, clicco sull'offerta Business e c'e' un bel link sulla frase "Passa a Tim".

Ok. Ottimo.

Clicco su "Richiedi contatto" e mi compare un form in cui devo mettere vita morte e miracoli della mia esistenza (non so perché, non basta un numero di telefono esistente?). Va bene, non formalizziamoci. Riempiamo ed aspettiamo una chiamata dal loro operatore.

Dopo un paio di giorni mi chiamano sul cellulare, è venerdì sto guidando ed entrando in una galleria. Lo dico al "consulente TIM" che mi risponde "non c'è problema ci sentiamo lunedì".

Mai più sentito.

Dopo un mesetto ripeto l'operazione, re-immetto i dati ed aspetto chiamata. La ricevo dopo i canonici due/tre giorni.
Sono in ufficio e posso parlare.

Do' alcuni dati relativi al contratto esistente con TRE (quanto paghiamo, che tipo di contratto, verso chi chiamiamo) ed allora il consulente TIM mi convince che è meglio restare con il mio operatore attuale perche loro "non hanno un contratto altrettanto valido per la mia tipologia di utenza".
Cioè ha affermato che e' meglio la concorrenza di loro.....

Mah.....

Forse sono io che non capisco la moderna strategia marketing

venerdì 18 settembre 2009

La leadership

Ci sono molti miti sui leader, ad esempio che "leader si nasce e non si diventa."

La verità è che diversi fattori contribuiscono allo sviluppo di un leader. Ovviamente, le qualità personali del leader sono importanti, ma sono critici anche i bisogni della persone che hanno bisogno del leader e l’obiettivo che perseguono .

Certo, alcuni tipi di personalità rendono meglio di altri in ruoli di leadership. Comunque le competenze di leadership possono essere apprese. Inoltre, la leadership non è mai un prodotto finito, è un processo continuo, che ha bisogno di continuo nutrimento e raffinatezza.

Cosa devo sapere?

Come posso essere più di un leader nel mio lavoro di operations manager?

Il fatto di essere in una posizione di gestione significa che il ruolo di leadership è già stabilito. Se le persone che gestisci sembrano immotivate o improduttive, è la tua capacità di leadership che deve essere messa in dubbio. Tu o la tua squadra potete avere bisogno di più energia e impegno, o potrebbe essere necessario pensare meno di quello che stai facendo e trascorrere più tempo in pianificazione. Pensare, anche, a come le risorse che gestisci ti percepiscono. Essere sicuri di ottenere consigli dal vostro superiore

Ma come faccio in realtà a mettere in pratica tutto questo?

Dimostra la tua disponibilità con la proposta di condurre uno specifico progetto o di espandere le proprie responsabilità in modo da prendere una posizione di leadership e dimostrare le proprie abilità. Pianificare con cura le risorse ed il supporto necessario. Un buon inizio puo’ essere affidarsi ad un mentore. L a capacità di leadership emerge raramente durante la notte, ci vuole tempo e pratica.

Il processo prevede l'apprendimento su come rispondere alle situazioni che richiedono leadership. Utilizzare tale conoscenza per valutare che cosa ha funzionato e cosa no e per pianificare cosa fare (o evitare di fare), quando la prossima occasione si presenterà.


Mi trovo a mio agio davanti ad un pubblico, ma sarò un buon leader?

Dominare un pubblico è una grande abilità che molti leader efficaci hanno, ma non è in alcun modo l’unico aspetto del loro successo. I leader devono essere risolutori di problemi. Hanno anche bisogno di possedere originalità e stile, la fiducia dei propri sottoposti, la conoscenza di sé, una forte capacità interpersonale, capacità di ascolto, la capacità di creare una visione, e buone capacità organizzative. La capacità di parlare suggerisce che e’ articolato e sicuro di sé. Se possiedi anche altre qualità, probabilmente sei un ottimo candidato per un ruolo di leadership.


Perché non riesco a tradurre il ruolo di leadership che ho al di fuori del luogo di lavoro nel mio ambiente di lavoro?

Alcune esperienze nella nostra vita, incoraggiano e promuovono un ruolo guida, altre non lo fanno. Forse il ruolo di leadership è volontario o dipende della passione per un progetto e quindi dalla volontà di assumersene il carico. L’ambiente di lavoro può essere molto diverso, con poche opportunità di mostrare la passione e ancor meno per la leadership. Esamina ciò che ti permette di crescere nel ruolo di leader al di fuori del lavoro. Capire la motivazione, la natura delle opportunità, e il sostegno che si riceve dal gruppo può aiutare a vedere cosa manca sul lavoro. Quindi utilizzare queste informazioni per creare il giusto contesto.

Cosa fare

comprendere i vari tipi di leadership necessaria


Ci sono diversi tipi di leadership. Pensate a tre pastorelli:

* La ledarship frontale, tipica di chi “sfonda le porte” e apre nuovi confini.

* La leadership di supporto, tipica di chi guida nel cammino.

* La leadership interattiva di chi a volte apre i sentieri ed a volte guida nelle strade note.

Il leader non può esistere senza seguaci e senza le loro esigenze di cambiare a seconda del contesto. Sapendo come e quando utilizzare i diversi stili di leadership può aiutare a rispondere in modo efficace, non importa quale sia la situazione. Un'altra scuola di pensiero riconosce i seguenti quattro stili di leadership: direttiva, creativa, facilitativa, e orientata ai processi.

Qualunque sia il modello, stili di leadership specifici lavorano meglio in situazioni specifiche. Un leader strutturato, per esempio, è probabile che riesca in una situazione in cui un processo è importante, ad esempio l'esecuzione di un'operazione. Il leader facilitatore è particolarmente adatto alla gestione di un gruppo di professionisti, mentre le organizzazioni concentrate sulla creazione di cambiamento possono aver bisogno di un leader dominante.


Aggiornare la nozione di leadership

I dirigenti delle imprese hanno bisogno di capire le esigenze delle loro organizzazioni. Le scuole di management offrono continuamente programmi che forniscono una base per tale comprensione. Questi corsi di leadership di solito vanno dalla teoria alla creazione di una vision aziendale strategica e alla comprensione del rischio. Alcune potrebbero affrontare anche il comportamento organizzativo e, suggerisce modi per gestire al meglio le risorse.

Costruire la tua auto-consapevolezza

Il tuo stile di leadership è il mezzo con cui comunichi. Più ne sei consapevole, più efficace sarà il tuo stile, che presuppone la conoscenza di:

* come sei come persona

*quali sono le tue preferenze

* quali sono i tuoi obiettivi

* come gli altri percepiscono te ed i tuoi obiettivi

* che cosa ti spinge a raggiungere questi obiettivi

Numerosi test e questionari sono disponibili per aiutarti a scoprire la tua personalità, le preferenze e inclinazioni. Sono anche utili le indagini (compresa la "360 gradi", indagine che consente ai dipendenti di dare un feedback). Le scuole di management offrono consigli preziosi sul comportamenti previsto da una leadership. Combinando le informazioni da tutte queste fonti, è possibile stabilire parametri di riferimento.


Altri strumenti di costruzione della leadership comprendono:

* Coaching per colmare le lacune evidenti in termini di competenze, comportamenti o fiducia

* Programmi di allenamento, sviluppato all'interno o all'esterno di un'organizzazione

* Networking per condividere idee e tecniche con gli altri

* Mentoring per diventare più consapevoli di come gli altri ti percepiscono

* Incarichi per il learn on the job

* Benchmarking con coetanei di altre società

* Compiti al di fuori della “zona di comfort” per ampliare orizzonti ed esperienze


Applicare le abilità che avete imparato

L e opportunità di leadership sono spesso spinte da un imprevisto. Come nella maggior parte delle situazioni, la cosa migliore è quella di iniziare con l'analisi della situazione. Decidere che cosa è necessario e quale è il modo migliore per raggiungerlo.

Alcune posizioni di leadership richiedono di fissare a cascata gli obiettivi per le risorse. In queste situazioni la pianificazione, la consultazione, e il team building sono essenziali per il successo. I leader hanno spesso bisogno di lavorare come intermediari tra i due gruppi: quelli che vogliono i risultati (un consiglio o un dirigente) e coloro che li otterrano. In questo caso, è necessario stabilire canali di comunicazione buoni con entrambe le parti. Provate a creare team che hanno un buon equilibrio tra manager competenti, manager energici, e membri del team fedeli. I team hanno bisogno di livelli di energia positiva per sostenere lo slancio, ed un mix di talenti completo, non di scelte basate su amicizie.

Se stai provando nuovi sistemi o approcci, prima circondati di persone giuste ( a proprio agio con nuove idee, per esempio). Quindi crea un quadro per il sostegno e documenta il processo in modo da poter poi valutare quanto e’ stato fatto.


Cosa evitare

Non ti piacciono i cambiamenti che il ruolo di leadership comporta

Spesso si cerca di mantenere le stesse relazioni che si avevano prima di assumere una posizione di leadership. I leader, in particolare quelli in ruoli di vigilanza, devono essere attenti a non interferire con l'amicizia. Occorre sapere che coloro che ti conoscono come un collaboratore o pari grado, possono vederti in una luce molto diversa, una volta a diventato leader.

Ti specchi troppo negli altri leader

I nuovi leader possono provare a copiare un leader che rispettano in quanto fornisce un modello gia’ pronto. Questo può creare una falsa impressione di chi sei veramente. Peggio ancora, può farti sembrare sciocco cercando di imitare uno stile che si scontra con la tua personalità. I comportamenti di leader vengono dall'interno. Identifica ciò che è buono negli altri leader e pensa a come si può meglio valorizzare tale attributo. Se non funziona, non avere paura di tentare un nuovo approccio.


Non riesci a lavorarci sopra

Molte persone sperano di avere doti di leadership naturale e accettano posizioni di leadership, senza formazione o il giusto approccio mentale. A volte questo approccio funziona, ma non farci troppo affidamento. Sviluppa le competenze di leadership, aumentando la tua auto-consapevolezza, e lo sviluppo di una reputazione positiva nella tua organizzazione offre una probabilità di successo di gran lunga maggiore.


Aspiri alla leadership per le ragioni sbagliate

Non si diventa un leader solo per essere in grado di dare ordini in giro, o di gonfiare il proprio Io in maniera smisurata. La Leadership ha bisogno di un ego sano e dona grandi ricompense, ma occorre pagare un prezzo. La leadership infatti richiede un forte desiderio di raggiungere gli obiettivi, per aiutare gli altri a crescere ed essere contenti nel vedere gli altri godere i frutti del successo.

giovedì 26 febbraio 2009

Strumenti per il Time Management

Venerdi 5 marzo partecipero' ad un incontro il cui titolo e' "Time Management - Come ottimizzare il tempo sapendolo gestire".

Mi e' venuta la curiosita' di vedere quali erano gli strumenti per gestire il tempo che piu' venivano utilizzati nell'ufficio in cui lavoro.

Ecco allora un piccolo elenco degli strumenti software open source che possono dare una mano nel gestire il tempo.

Per il download clicca sul nome dei programmi che ti interessano.

Pnote

Software open source che permette di scrivere sul desktop del PC appunti per ricordare appuntamenti, ricorrenze e eventi importanti

Ganttproject
GanttProject e' un software per gestire progetti. Utilizza i diagrammi Gantt, genera i diagrammi di PERT e permette di dividere i progetti in incarichi e mansioni

FruitfulTime Productivity Meter

Permette di controllare le attivta' svolte sul PC per capire come si puo' gestire meglio il proprio tempo lavorativo.

Openproj
E' un software open source, alternativa al piu' famoso Microsoft Project. E' una delle applicazioni open source piu' conosciute. Permette di controllare progetti ed e' molto utile per coloro che gestiscono gruppi

TaskCoach

Semplice software, anche questo gratuito, che permette di gestire semplici attivita' personali e liste delle cose da fare

Google calendar

Apllicazione web (non si installa sul PC personale) che permette di condividere appuntamenti ed eventi con colleghi ed amici.
Necessita di una connessione Internet

Stickies
Altro software che permette di avere sul desktop del PC le cose importanti da ricordare

ToDolist

Per tenere sempra a mente le attivita' che dobbiamo svolgere

giovedì 5 febbraio 2009

Il manager di successo deve....

Azioni che un manager di successo deve fare:

  • Costruire relazioni interpersonali con i membri dello staff e con i colleghi, dimostrando collaborazione, rispetto, fiducia e attenzione.

  • Comunicare efficacemente sia di persona che via email o con rapporti. Ascolto e feedback caratterizzano la sua interazione con gli altri.

  • Costruire il Team e permettere allo staff di collaborare piu' efficacemente con gli altri. Le persone diventano piu' creative, piu produttive e piu' efficaci in presenza di un team builder.

  • Capire gli aspetti finanziari del business e stabilire mete e mezzi.

  • Saper creare un ambiente nel quale le persone sperimentano un approccio positivo e i collaboratori sono motivati a lavorare duro per il successo del business.

  • Guidare con l'esempio ed approvare quando gli altri fanno lo stesso.

  • Aiutare le persone a crescere e sviluppare la propria capacita' attraverso l'istruzione e la formazione on-the-job.

  • Agire sulle proprie debolezze. Ci sono cose che un manager sa fare bene e ci sono cose che sa fare un po' meno bene. Essere capaci di migliorare se stessi e' importante.

Riconosci queste azioni come valide? Ne aggiungeresti delle altre?