lunedì 3 ottobre 2011

Liberi liberi siamo noi (ma non sempre)


- Hai letto? Nonciclopedia chiude.
- Cosa? Cos'è Nonciclopedia?
- E' quel sito che riprende l'idea di Wikipedia, ma in chiave comica, con voci che sbeffeggiano le originali.
- E perché chiude?
- Perché Vasco Rossi l'ha denunciato per diffamazione.
- Diffamazione? Ma c'era?
- Questo lo diranno i giudici. Il punto è che qua si mette in discussione il concetto stesso di libertà di espressione. Sai come funziona Nonciclopedia?
- Penso con lo stesso meccanismo di Wikipedia: la collettività partecipa a questo progetto e chiunque può inserire voci a proprio piacimento, creando così qualcosa di realmente partecipativo. Il concetto di web 2.0 insomma, ma in chiave satirica.
- Esatto. Ma ora questo progetto non ci sarà più perché per una singola voce contestata crolla tutta la baracca.
- Questo significa che anche noi, nella nostra azienda, dovremmo fare una seria riflessione circa il blog che curiamo, vero?
- Questo volevo dirti: noi lasciamo i commenti aperti, senza alcuna moderazione. In quanto amministratori del sito siamo responsabili circa tutto quanto lì sopra riportato, anche da terzi. Dobbiamo rivedere le procedure di pubblicazione e magari mettere un filtro moderatore.
- Ma la cosa va contro la nostra stessa logica aziendale. Volevamo abbattere le barriere comunicative e lasciare spazio libero a tutti...
- Non penso stiamo vivendo una sitazione socio-politica in grado di sostenere una piena libertà espressiva.
- Analisi impietosa.
- Più che altro mi disturba il pensare che un Vasco Rossi possa entrare qui da noi, denunciarci per un commento lasciato da un utente e vivere di rendita coi proventi della vittoria in tribunale.
- Come se ne avesse bisogno.
- Eh già (cit.).


1 commento:

  1. Nonciclopedia era scaduta nel pecoreccio anni fa. Dal piano materiale non è una gran perdita, anche perché imitava Encyclopaedia Dramatica, e quella è ritornata dopo la porcata ben peggiore fatta dagli amministratori.
    Più grave è il discorso sulla libertà di espressione. E che Vasco Rossi abbia diritto di parola.

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